Proiezione del film “I Villani”

Un evento unico, un film imperdibile!

Martedì 18 dalle ore 20.00 presso lo spazio “Piazza viva” nella piazza mercato di Grottaglie arrivano “I Villani”. Presente alla proiezione il regista Daniele de Michele, in arte Don Pasta, accompagnato da uno dei protagonisti del film: il pescatore Santino Galasso.

Il film segue quattro personaggi dall’alba al tramonto, da inizio a fine giornata di lavoro. Quattro “villani” che parlano di agricoltura, pesca, allevamento, formaggi e cucina familiare. Quattro personaggi che nel loro fare quotidiano rappresentano la sintesi delle infinite resistenze e reticenze ad adottare un modello gastronomico e culturale uguale in tutto il mondo. Quattro personaggi con le loro famiglie per poter verificare se la cucina italiana sia ancora un patrimonio vivo, se il passaggio di informazioni tra generazioni esiste ancora, se la cucina italiana così come l’abbiamo ereditata si salverà o scomparirà.
Non lasciatevi sfuggire questa occasione unica!

Ingresso gratuito.

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Raccolta differenziata: registriamo un successo

Si è chiusa con successo la campagna mirata sulla raccolta differenziata, predisposta dall’Assessorato all’ambiente del Comune di Grottaglie.

L’obiettivo del raggiungimento del 33.60% è stato ampiamente superato, scongiurando anche per quest’anno il pagamento dell’ecotassa a danno dei cittadini.

Grazie all’azione messa in campo dall’assessora Mariagrazia Chianura, che ha visto il coinvolgimento di tutta la città, sono stati raggiunti risultati rilevanti; in particolare nel mese di Novembre in cui la percentuale ha raggiunto più del 60%.

Un notevole riscontro si è avuto con la raccolta differenziata porta a porta, avviata in zona campitelli, dove sono state coinvolte circa 1000 famiglie e che ha generato un calo dell’indifferenziato, medio- complessivo, del 8%.

Anche le scuole, insieme ai più piccoli, hanno partecipato attivamente e grazie al loro contributo si è potuta incentivare la raccolta della carta; una sorta di “gara premio” che ha coinvolto insegnanti, alunni e genitori.

L’impegno ancora una volta ha ripagato.

Un primo step in vista di quello che avverrà; infatti, nei prossimi mesi, il servizio porta a porta verrà esteso a tutta la città adeguandola ai migliori standard di gestione dei rifiuti, che gioveranno in ottica ambientale ed economica.

Constatare che la città ha reagito bene è sicuramente motivo di orgoglio, ma è solo un punto di partenza dell’azione amministrativa volta al rispetto dell’ambiente circostante e generatrice di stimoli soprattutto per le nuove generazioni.

Occuparci dei rifiuti che produciamo è un dovere civico, un gesto di rispetto collettivo, un segnale di civiltà. Il livello di pulizia e di decoro, infatti, influiscono positivamente sulla percezione del contesto in cui viviamo, innescano comportamenti virtuosi di rispetto per le generazioni future e per il nostro pianeta

Segreteria Sud in Movimento

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Parte a Grottaglie il Corso di sensibilizzazione di 30 ore sulla LIS

Parte a Grottaglie il Corso di sensibilizzazione di 30 ore sulla LIS, Lingua dei Segni Italiana, utilizzata dalle persone sorde; il tutto in perfetta sintonia con quanto approvato il 3 Ottobre 2017 dal Parlamento. «L’Assemblea ha approvato, con un nuovo titolo, il ddl n. 302 sull’inclusione sociale delle persone sorde, il superamento delle barriere comunicative e il riconoscimento della lingua dei segni italiana.”

Il Corso LIS, promosso da Sud in Movimento e da Liberalie Coworking, inizierà il 10 Gennaio 2019 in via Messapia n° 51 a Grottaglie.

Il corso, della durata di 30 ore di formazione, si svolgerà su un incontro settimanale della durata di 2 ore.

Si prevede un numero limitato di partecipanti pari a 20 unità, data la modalità di svolgimento delle lezioni per la maggior parte pratica, in cui il docente del corso dovrà seguire attentamente l’apprendimento di ogni corsista. Per un proficuo apprendimento si utilizzeranno diverse metodologie, tutte learning by doing, proprio per la particolarità della Lingua LIS, che prevede la ripetizione del segno (“per imitazione”) e la messa in pratica immediata delle conoscenze apprese. Si parlerà anche di grammatica e di sintassi LIS, in modo da poter comunicare in segni in maniera corretta, oltre a realizzare in gruppo favole e canzoni tutte in Lis.

Durante le lezioni di pratica, si alterneranno argomenti teorici di pedagogia del sordo e di legislazione, in modo da comprendere e rispettare a tutto tondo l’identità della persona sorda e la “sua” secolare cultura.

Lezioni essenziali saranno quelle sulla Storia dei Sordi attraverso i secoli e le diverse culture e pregiudizi, sui principali educatori (i “Grandi Maestri”) e sulle metodologie di insegnamento, utilizzate in passato, prima del Congresso Internazionale di Milano e dopo lo stesso: si raffronteranno, quindi, le modalità utilizzate in passato con la situazione attuale, riflettendo sui possibili utilizzi positivi della LIS come strumento per migliorare l’apprendimento in diverse patologie, come nei bambini e persone con autismo e  difficoltà nella comunicazione o usare la Lis come sicura “comunicazione aumentativa”.

Per avere informazioni più dettagliate sul Corso o sulle modalità operative di partecipazione, è possibile inviare richiesta scrivendo a quarantaalida@hotmail.com o chiamando il numero 3278988759. Il termine ultimo per le iscrizioni è fissato per il 22 Dicembre 2018.

Segreteria Sud in Movimento

APS Liberalie CoWorking

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Decreto sicurezza: chiesta la sospensione

La rivolta contro il Decreto Salvini, passa anche dal Comune di Grottaglie.

È stato approvato, durante il consiglio comunale e all’unanimità, l’ordine del giorno, presentato dal capogruppo di Sud in Movimento Andrea Cometa, attraverso il quale i consiglieri di maggioranza e di minoranza chiedono al governo la sospensione del decreto.

Il decreto legge prevede la cancellazione del modello SPRAR, il sistema di accoglienza diffuso sul territorio, riconosciuto a livello europeo come l’eccellenza italiana.

Lo Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) è gestito attraverso gli enti locali con l’importante supporto del terzo settore, offrendo servizi per l’accoglienza e l’integrazione dei soggetti beneficiari. Si tratta di strutture che ospitano un numero di posti limitato in modo tale da garantire un servizio qualitativamente elevato e mirato.

L’Anci ha calcolato che i costi amministrativi delle nuove disposizioni per l’assistenza ai soggetti vulnerabili si aggirano sui 280 milioni di euro, oggi a carico del sistema nazionale e che andranno invece a gravare sui Comuni e dunque sui servizi sociali e sanitari territoriali.

C’è il grave rischio che le città e i territori siano vittime, oltre che teatro di una politica scellerata che punta ad istituzionalizzare il clima di odio diffuso dall’attuale governo.

Politiche che trasformano i richiedenti asilo regolari in irregolari, provocando danni economici oltre che sociali.

Si tratta di un decreto ideologico, una vera e propria calamita capace di attirare consensi. Tant’è vero che si abbassano i livelli di tutela di libertà e di diritti dei migranti, si smantella il sistema SPRAR che garantisce dei percorsi di integrazione vera con le comunità locali; tutto questo per creare quel caos sociale utile al consenso del Ministro.

Vengono, infatti, favoriti i centri di accoglienza straordinari (CAS) che a differenza degli SPRAR hanno un sistema di accoglienza molto precario, spesso contaggiati da infiltrazioni criminali che speculano sui migranti, e che non godono della supervisione degli enti locali con conseguenti impatti negativi sui cittadini.

Quindi anziché potenziare un sistema che si è reso virtuoso negli ultimi dieci anni, si cerca di favorire i centri straordinari che come la storia recente ci insegna tendono a precarizzare una situazione già abbastanza difficile.

Sorprende ancora una volta il silenzio del M5S rispetto ad una questione che interessa particolarmente il SUD Italia ma anche la nostra città, caratterizzata anch’essa da una realtà SPRAR efficiente e che impiega quasi 20 persone nel contesto lavorativo tra medici- mediatori culturali- psicologi e tante altre professionalità.

La crescita di un Paese passa attraverso la predisposizione di strumenti atti a garantire la libertà di vita di ciascun individuo, senza differenza di etnia, colore di pelle e religione. In questo particolare momento storico chi non si fa garante delle libertà dei singoli dimostra codardia ed incapacità di governare.

Ci uniamo, pertanto, a tantissime altre città che come noi chiedono la sospensione del decreto poiché potrebbe causare delle derive sociali importanti.

Andrea Cometa capogruppo Sud in Movimento

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Educazione alla cittadinanza

Accogliendo di buon grado L’iniziativa, promossa dal Comune di Firenze e fatta propria dall’ANCI, a favorire l’adesione dei cittadini alla proposta di legge di iniziativa popolare, per inserire nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla cittadinanza come materia autonoma, ho proposto un ordine del giorno al consiglio comunale a supporto della stessa.

Questa proposta, che non vuole in nulla sminuire quanto già in opera negli ordinamenti scolastici, vuole esprime il bisogno comune di tanti sindaci e tanti amministratori locali che avvertono l’esigenza a operare per una maggior diffusione del senso di appartenenza alla comunità da parte dei cittadini italiani.

I comuni si mettono quindi a disposizione, per accompagnare con progetti integrativi dell’offerta formativa l’introduzione dell’ora autonoma di educazione civica, soprattutto con riguardo alla conoscenza del funzionamento e del valore delle istituzioni locali.

Nel mese di giugno è stata avviata la procedura di raccolta delle 50.000 firme necessarie per il deposito ufficiale della legge in Parlamento che deve avvenire entro i sei mesi successivi.

Si chiede quindi al Parlamento di varare una legge volta a riportare,sui banchi di scuola, l’educazione civica,

L’obiettivo sarà quello di educare al bene comune e promuovere la partecipazione civica, educare alla legalità e alla sicurezza nel rispetto reciproco, migliorare comportamenti e stili di vita sostenibili considerando la lotta allo spreco alimentare e la tutela dell’ambiente e degli spazi comuni, educare all’utilizzo della rete prevenendo cyber bullismo e contro hate speech e fake news.

Tutto questo prevedendo lo studio della costituzione, dei principi di uguaglianza, stimolare l’educazione ambientale, digitale e alimentare. avendo i Comuni Italiani come obiettivo la formazione di “buoni cittadini” educandoli al concetto di bene comune, alla partecipazione civica, alla legalità e sicurezza. È un’azione di buon senso aderire alla campagna e siamo contenti che questo punto all’ordine del giorno si stato accolto con entusiasmo e approvato dal consiglio comunale.

Gabriele D’Abramo capogruppo RiGenerazione

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ILVA: Grottaglie tra i paesi più colpiti dalla cassa

È evidente come la nuova proprietà dello stabilimento siderurgico di Taranto abbia già voluto imprimere il suo marchio in fabbrica.

Abbiamo contestato da subito la volontà del Governo di cedere #ILVA a un nuovo soggetto privato, consci già della passata gestione Riva.

Ieri, attraverso un semplice link sul web, i lavoratori hanno conosciuto la loro sorte, nel silenzio più assoluto rispetto al metodo di selezione barbarico scelto dall’azienda con la complicità sindacale.

Ancor più evidenti sono, però, i metodi scelti per selezionare il personale; avrebbero dovuto rispettare alcuni criteri familiari e professionali, ma è andata a finire con la selezione per simpatia e ribellione.

L’accordo sindacale raggiunto al Mise, insieme al ministro Luigi Di Maio, è completamente saltato e pone serie ombre sul futuro rispetto ai criteri da rispettare.

Sono stati esclusi padri di famiglia con figli e mogli a carico, gravati da mutui ipotecari; sono stati esclusi anche tutti gli operai che in questi anni hanno denunciato gli abusi che, prima i Riva e poi la gestione commissariale, hanno perpetrato ai danni della nostra terra, dei suoi uomini e delle sue donne.

Oltre 2000 persone sono state mandate via, come se fossero loro i responsabili del disastro tarantino.

Mandati via con un click.

Il silenzio è imbarazzante sia da parte dei sindacati che da parte di quei parlamentari locali eletti dalle stesse persone che sono state licenziate. Avrebbero dovuto difenderli e vigilare sull’attuazione di un accordo che il loro ministro aveva inquadrato come il miglior risultato possibile.

Siamo vicino e restiamo a disposizione delle tante famiglie che hanno perso il lavoro. A loro va tutta la nostra solidarietà

Gruppi Consiliari Sud in Movimento e RiGenerazione

 

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Piazza Cafforio restituita alla città con un risparmio di oltre 73.000€

Domenica 14 ottobre Piazza Cafforio è tornata ad essere un luogo aperto e fruibile, uno dei tanti obiettivi raggiunti dall’amministrazione D’Alò, uno dei luoghi oggetto di battaglie portate avanti da Sud in Movimento attraverso numerose assemblee di quartiere e scontri con le passate amministrazioni.

Oggi grazie all’impegno della squadra di governo, siamo riusciti a cambiare il destino della piazza originariamente sede della biblioteca comunale, poi abbattuta per lasciare spazio ad una delle opere più discusse in città. Una piazza trasformatasi presto in un luogo degradato che ha causato non pochi disagi ai cittadini residenti e non.

L’eredità lasciata dalla precedente amministrazione comportava un impegno di spesa pari 99.000€, utili alla semplice sistemazione della piazza, ma la volontà dell’amministrazione D’Alò di ripristinare l’area si è manifestata solerte, decidendo nel 2016 di annullare i lavori previsti, pagando una penale di 7.000€ e candidando piazza Cafforio ad un bando regionale per installare un parco giochi inclusivo, indice chiaramente di una precisa attenzione verso la riqualificazione di uno spazio pubblico, in linea con quanto previsto dalla rigenerazione urbana. Il bando vinto ha consentito la realizzazione del parco grazie alla cifra di 15.000€ provenienti dalla Regione Puglia cofinanziati per 4.000€ , i lavori invece sono stati realizzati all’interno delle manutenzioni annuali previste, gravando sulle casse comunali per poco più di 12.000€ inclusi corpi illuminanti e videosorveglianza, ottenendo un risparmio complessivo di oltre 73.000€ per una piazza innovativa e tra le poche in provincia.

Il progetto, ideato e supervisionato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Magazzino, in collaborazione con l’assessora alle politiche sociali, Marianna Annicchiarico, segna una chiara e netta inversione di tendenza rispetto al passato.

Una riqualificazione partecipata dato che l’impegno ad aprire la piazza è stato condiviso da numerose associazioni e singoli cittadini, che con entusiasmo hanno ridato i colori alla piazza nella giornata di sabato 13 ottobre, esempio di riapproriazione degli spazi.

Grazie sempre alle associazioni, è stata dedicata una targa al piccolo Lollo e a tutte i bambini vittime dell’inquinamento, affinchè in un luogo destinato ai bambini si possa tenere a memoria l’importanza della vita e della spensieratezza.

Invitiamo pertanto tutta la cittadinanza a frequentare e riappropiarsi di piazza Cafforio facendola rivivere.

Gruppi consiliari Sud in Movimento e RiGenerazione

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Grottaglie sarà città europea per lo sport 2020

Finalmente è arrivata la notizia che aspettavamo. Dopo mesi di duro lavoro possiamo affermare con assoluta certezza che Grottaglie sarà Città Europea dello sport 2020.

Tutto questo è il risultato della sinergia tra amministrazione e associazioni sportive e culturali, che fin dal principio si sono rese completamente disponibili e molto entusiaste della candidatura, collaborando in ogni fase alla buona riuscita del progetto.

Già durante la fase di valutazione, avevamo percepito sensazioni positive da parte dei commissari, che avevano espresso tutto il loro entusiasmo nel trovare un’amministrazione giovane e appassionata, un territorio unico nel suo genere e una cittadinanza attiva, collaborativa e partecipativa.

Pertanto non possiamo che dirci più che soddisfatti del titolo assegnato e ci prepariamo a vivere questa nuova sfida con la consapevolezza che possiamo e dobbiamo crescere come comunità sportiva. Un lungo lavoro svolto dall’assessore Vincenzo Quaranta che grazie a una magistrale direzione ha saputo concentrare tutte le forze verso un unico obiettivo.

Un risultato rilevante che proietta la nostra città all’interno di un circuito sportivo di rilevanza nazionale e internazionale.
Il cambiamento è anche questo.

 

Gruppi Consiliari Sud in Movimento e RiGenerazioni

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ILVA: la rivoluzione mancata

Passano i Governi, cambiano i ministri ma la linea politica rispetto alla questione ILVA rimane sempre la stessa. La salute sempre in secondo piano e un accordo sindacale che strappa una buona parte di diritti sotto la voce: ” non si poteva fare meglio”. Il ricatto continua e peggio di prima.

Il S.I.M, come noto, nasce come movimento a forte vocazione ambientalista, figlio anche delle politiche (scellerate) che hanno storicamente caratterizzato lo sviluppo socio- economico del territorio Jonico.

Conosciamo bene la questione ambientale di Taranto e ci teniamo a ribadire la nostra posizione nei confronti di Ilva.

Riteniamo sia stato un errore l’insediamento di un polo industriale, in pieno stile americano, concentrato in un territorio, senza considerarne la sostenibilità.

Infatti, se da un lato la nascita dell’Italsider ha portato, indiscutibilmente, un “boom”  soprattutto economico e occupazionale, dall’altra, non si è tenuto mai conto degli effetti ambientali impattanti a lungo termine su tutta la provincia.

Consideriamo incosciente (e la storia ci ha dato ragione) la scelta di consegnare un impianto di tale rilevanza nelle mani di una multinazionale, cambiando di fatto i suoi principi fondanti, da sviluppo socio-economico per il meridione a profitto privato.

È dunque diabolico, secondo noi,  perseverare con la logica privatista che ignora l’interesse pubblico favorendo il profitto di pochi, a discapito della vita, con atti scellerati come l’immunità penale, ma non solo.

Gli atti d’intesa e i processi protrattisi  negli anni, alla luce dei fatti, si possono tranquillamente definire una colossale presa in giro, e sommati al resto, come risultato, provocano un devastante disagio sociale in una provincia martoriata con oltre il 40% di disoccupati e un grave danno sanitario scientificamente provato. Costringendo la popolazione a scegliere tra un ignobile dilemma: salute o lavoro.

L’accordo sindacale raggiunto, dopo mesi di estenuanti passaggi istituzionali e di strane dichiarazioni, ci restituisce una situazione priva di novità tecnologiche e gestionali dello stabilimento, ma soprattutto non dà risposte dal punto di vista ambientale vista la situazione sanitaria del territorio.

Per non parlare del nuovo contratto che i lavoratori andranno a firmare il quale garantisce sì un mantenimento dei livelli economici acquisiti negli anni, ma getta ombre, serie ombre, sulla contrattazione di secondo livello che verrà messa in discussione nei prossimi due anni.

L’impegno sindacale sarà stato sicuramente volto a cercare di garantire le “massime” garanzie, ma non si può nascondere che a venir meno siano un piano industriale in grado di produrre dei seri cambiamenti strutturali alla produzione, e soprattutto un piano ambientale e sanitario in grado di rispettare la città e i lavoratori visto l’aumento esponenziali delle malattie.

Siamo dell’idea che se ILVA deve continuare a produrre ha bisogno di cambiare radicalmente il ciclo produttivo, dopo la bonifica e messa in sicurezza dei suoli.

Contrariamente non ha più ragione di esistere una produzione di quel tipo che va anche in contrapposizione con le più elementari norme europee in termine di ambiente, dove si pretende che i cittadini vengano messi al centro delle politiche da perseguire.

Se cosi non è non ha senso “illudere” una città e 12mila lavoratori, anche perché il pacco, come è stato preparato, è tutto a favore della multinazionale indiana che con il minimo sforzo, blindato per legge, farà i massimi profitti per un po’ di anni per poi lasciare tutto cosi com’è adesso.

A perdere saranno nuovamente cittadini e lavoratori.

Se l’acciaio è così fondamentale come si dice, allora realizziamo un impianto moderno altrove, possibilmente lontano da centri abitati, in linea con la legge Seveso, pubblico e senza la necessità di affidarci alla multinazionale di turno. Sarebbe una svolta epocale per Taranto e l’Italia stessa oltre che un vero segnale di cambiamento.

Non vogliamo entrare nella ridicola guerra tra i vari partiti di Governo, ma ci rendiamo conto che ultimamente la parola Taranto è diventata merce di scambio tra gli attori sgangherati della politica locale, regionale e soprattutto nazionale.

È necessario quindi che la politica esca dai social e vada a raccontare la verità ai cittadini e ai dipendenti, perché qui non ha vinto nessuno, non è stato raggiunto nessun risultato migliore possibile, anzi i cittadini continueranno ad ammalarsi e gli operai andranno a lavorare con il rischio di morire e nessuno potrà pagare.

Ma non avrebbe vinto nessuno nemmeno se avessimo chiuso ILVA senza un piano industriale di riconversione.

La rivoluzione culturale del paese Italia deve e può ripartire da Taranto senza personalismi e interessi personali, ma con un grande senso di appartenenza al quel territorio a cui molti devono chiedere scusa.

Segreteria Sud in Movimento

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Approvato il piano della mobilità ciclistica e ciclopedonale

La bicicletta ha messo d’accordo tutti, così come il suo duplice uso per gli spostamenti cittadini contro il traffico e l’inquinamento e per il cicloturismo.

Lo scorso 5 settembre è stato approvato all’unanimità, durante il consiglio comunale, il Piano della mobilità ciclistica e ciclopedonale di Grottaglie, uno stimolo in più per incentivare forme di mobilità alternative all’auto.

Il Piano, che è in linea con gli indirizzi europei e nazionali è un documento che, a partire dalla descrizione del quadro generale della mobilità, focalizza la sua attenzione sulla mobilità ciclistica di tutto il territorio Grottagliese.

Avremo quindi a disposizione, anche a Grottaglie, la possibilità di usufruire di piste ciclopedonali che, grazie anche ai futuri finanziamenti che verranno intercettati, avranno il merito di mettere in connessione diverse zone della città e in alcuni casi anche comuni vicini, favorendo percorsi cicloturistici e ciclonaturalistici.

Un lavoro capillare e ben redatto anche dall’assessore Blasi, insieme agli uffici competenti, al quale nessuno ha saputo dire di no, in quanto per tutti rappresenta un motivo di sviluppo sostenibile e avanzato.

L’amministrazione ha anche sottoscritto la convenzione con RFI la quale rilascerà lo stabile sito in piazzale stazione, per poterlo trasformare in velostazione, un progetto che partecipa al bando della Regione Puglia per un valore di 300.000€.

Il consiglio comunale ha inoltre approvato il regolamento per la commissione mensa scolastica, che garantirà ai genitori di vigilare sulla qualità del servizio mensa di cui usufruiscono i nostri bambini.

Gruppi consiliari Sud in Movimento e RiGenerazione

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