Quartiere delle Ceramiche di Grottaglie trascurato, cosa intende fare il Sindaco e la sua Giunta?

ipogeo_grott_5_1256815597647Il quartiere delle ceramiche, fiore all’occhiello della città di Grottaglie, meta ambita dai turisti e patrimonio indiscusso dell’artigianato locale dovrebbe essere preservato, tutelato e curato dall’amministrazione al fine di garantire la sua storia decennale e il suo pieno splendore.

Ma siamo a Grottaglie, “paese della monnezza”, dove le cose non funzionano o funzionano male ed i problemi restano irrisolti.

Facendo un giro nel quartiere, anche su segnalazione di alcuni artigiani, la domanda nasce spontanea, come mai nessuno si cura dei problemi del quartiere delle Ceramiche? Eppure, almeno quelli legati alla igiene urbana, alle strade infestate dalle blatte, alla mancanza di indicazioni stradali, sarebbero facilmente risolvibili, invece, la disattenzione del Sindaco e della sua giunta, non fanno altro che incancrenire i problemi.

A più riprese ci è stato segnalato un altro annoso problema legato alla scarsa efficienza di alcuni operatori che svolgono il loro lavoro con discutibile dedizione e poco amore per la città.

Dopo avere dialogato con commercianti e artigiani è emerso che questi sono stanchi di tale situazione oltre che delle svariate anomalie che si verificano nel quartiere, come ad esempio opere private non adeguatamente segnalate e recintate, che creano disagi ai turisti.

Si comprende facilmente che la mancanza di attenzione per la categoria dei ceramisti per la storia e la tradizione della città, sta contribuendo allo spopolamento turistico.

Il Sud in movimento per tramite del proprio consigliere comunale Ciro D’Alò invita l’amministrazione a vigilare sull’operato dei propri dipendenti e su tutti i lavori pubblici e privati in corso nel quartiere.

Chiede inoltre al Sindaco di garantire la piena efficienza del quartiere delle ceramiche partendo dalle norme basilari di igiene e sicurezza, intervenendo sul decoro urbano, che dovrebbero essere il cardine di una città modello quale noi vorremmo essere.

Mimmo Linoci