Video denuncia 1

Sul numero 59 del Via Crispi abbiamo denunciato l’abbandono ed il degrado di una piazza, a pochi passi dal Comune di Grottaglie, mai inaugurata e costata oltre 672.000 euro (più esproprio del suolo!). Con questo video andiamo oltre.

Mostriamo, infatti, il livello di degrado di una struttura i cui lavori di realizzazione sono finiti pochi mesi fa. A farci da cicerone, il Sig. Ciro Liuzzi, legittimo assegnatario del chiosco bar della piazza. Imparerete a conoscere Ciro Liuzzi e la sua storia attraverso il numero speciale di Via Crispi in uscita nei prossimi giorni.

Per ora, accontentatevi di guardare che fine fanno i vostri soldi spesi per la realizzazione di una piazza, di un bar e di un orto botanico(?) adiacenti al Palazzo comunale e al Comando dei Vigili Urbani.Il sindaco Raffaele Bagnardi, l’assessore Francesco Donatelli, l’assessore Ottavio Orlando, l’assessore Luciano Santoro, la Giunta tutta ed il Consiglio Comunale, dovranno spiegare ai loro concittadini perchè è stato permesso ai vandali di distruggere un bene appena costruito con denaro pubblico senza il benchè minimo intervento.Il sindaco Raffaele Bagnardi, l’assessore Francesco Donatelli, l’assessore Ottavio Orlando, l’assessore Luciano Santoro, la Giunta tutta ed il Consiglio Comunale, dovranno spiegare ai loro concittadini perchè il 13 agosto (data prevista) nessuno del Palazzo si è premurato di scendere i gradini del Comune per verificare con il Sig. Ciro Liuzzi lo stato dei luoghi e permettergli così di entrarne finalmente in possesso dopo oltre un anno dalla legittima assegnazione.Il sindaco Raffaele Bagnardi, l’assessore Francesco Donatelli, l’assessore Ottavio Orlando, l’assessore Luciano Santoro, la Giunta tutta ed il Consiglio Comunale, dovranno altresì spiegare ai loro concittadini il perchè, fino ad oggi, siano stati negati i sacrosanti diritti del sig. Ciro Liuzzi.

dal blog di Via Crispi

Andrea Cometa

Capogruppo di Sud in Movimento.
Consulente informatico ERP, esperto in software libero. Brigante moderno «Cosa scelgo io tra il dover andare via e il voler restare?
Non ho alcun dubbio. Io resto qui al Sud, e non perché so-
no un perdente o un rassegnato, ma perché restare è mol-
to più difficile che andarsene. Io resterò qui»

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