Altro che strenne e dolci per il Natale: il Sindaco ha preparato per le famiglie grottagliesi un regalo davvero amaro e poco gradevole per questi giorni di festa. Da qualche giorno infatti sono stati recapitati nelle case dei grottagliesi conteggi abbondantemente più onerosi rispetto agli scorsi anni e così il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, meglio noto come TARES, entrato in vigore col decreto “salva Italia” e poi slittato da aprile a luglio dell’anno in corso, sta letteralmente minando la stabilità economica dei cittadini in questo ultimo scorcio di 2013, cittadini già gravati dall’aumento dell’IVA e dai fisiologici rincari dei beni primari.
Purtroppo, questo è il prezzo da pagare per avere confermato la fiducia a questa maggioranza, che con errate politiche in materia ambientale ed in particolare in materia di rifiuti sta salassando i cittadini, infatti, il TARES così alto è dovuta al fatto che non si è mai avviata la raccolta differenziata. La norma prevede “chi più inquina più paga” e la raccolta differenziata, stando alla legge è un modo per non inquinare e per risparmiare.
Dunque, perchè smaltire in discarica se i cittadini non hanno benefici? È il caso di dire che tutti i nodi vengono al pettine e gli unici a incassare sulle spalle dei Grottagliesi sono lo Stato ed i gestori delle discariche.
La tassa, a Grottaglie, appare inutile e pretenziosa, laddove si intenda giustificare il costo di servizi ai cittadini che è davvero difficile cogliere nella vita di ogni giorno: si pensi alla pulizia delle strade, in particolare quelle periferiche o del centro storico, all’annoso problema delle blatte nel periodo estivo; alle piazze ormai luoghi abbandonati e pericolosi.
A ciò si aggiunga che a gravare sul TARES vi è anche l’illuminazione pubblica, che quest’anno è aumentata del 300%, dovuto anche al fatto che, come stamattina le luci per tutta la città erano accese, alla faccia del risparmio.
Sud in Movimento attraverso il consigliere comunale, Avv. Ciro D’Alò, durante gli scorsi consigli comunali ha reclamato con fervore maggiore attenzione proprio in merito alle modalità di conteggio e pagamento della tassa in oggetto, rivendicando una tassazione inferiore, senza essere ascoltato.
Il Sindaco e la maggioranza hanno anche respinto alcuni emendamenti proposti dal’Avv. D’Alò, con i quali chiedeva di ridurre il costo del TARES anche per le attività commerciali, per le imprese ed in particolare per i ceramisti.
La scelta del Sindaco ha determinato il paradosso, ossia un maggior aumento del TARES per i fruttivendoli e ceramisti ed un gradito sconto, a seguito di stravaganti logiche aritmetiche in favore delle banche.
Caro Sindaco, cari assessori e cara maggioranza, è arrivato il momento di fare i conti: la vostra politica ultraconservatrice, fatta di discariche, tasse e disservizi sta danneggiando i cittadini grottagliesi. La vostra stella è già caduta: è meglio spegnere l’albero di Natale e smontare questo presepe.