C.S. – SEL: Posizione opportunistica 3

Nell’ultimo consiglio comunale, a seguito di un acceso dibattito, in merito alla richiesta della minoranza di ridurre il costo dei buoni pasto per le mense scolastiche, i consiglieri comunali si sono riuniti attorno ad un tavolo per cercare di trovare una soluzione.
Al di là dell’esito negativo della discussione, solo SEL si è dichiarata indisponibile a partecipare alla riunione per trovare una soluzione condivisa. “Liberi di sedersi oppure no” si penserà”, come si penserà d’altro canto “liberi di criticare questa scelta o meno”.

Ebbene, probabilmente gli esponenti locali di SEL non la pensano in questo modo, infatti un comunicato del SUD IN MOVIMENTO che impegnava solo un paio di righe per mettere in evidenza questo fatto, ha mandato su tutte le furie i vendoliani grottagliesi, i quali hanno risposto con un altro comunicato al vetriolo.
A questo punto non si può che prendere atto dell’alto grado di nervosismo politico in cui versano gli strateghi di SEL. Risulta strano infatti che SEL si dichiari indisponibile a sedersi per cercare di trovare una soluzione, anche se temporanea, ad una questione così importante, mentre ià da quattro mesi si renda disponibile a sedersi al tavolo del Partito Democratico, per parlare di azzeramento e di poltrone; alla faccia della purezza!

Si vuole ricordare agli amici di SEL, che magari un’opposizione coesa in quell’assise, avrebbe potuto trovare e impegnare una somma tale da far risparmiare dieci euro al mese a quelle famiglie che della mensa per i propri figli non possono farne a meno.
Ma evidentemente questo aspetto non ha minimamente sfiorato le menti dei consiglieri interessati che hanno preferito mantenere una posizione evidentemente tutta strategica.

A questo punto il SUD IN MOVIMENTO chiede a SEL un maggiore fair play dinanzi alle legittime e mai offensive opinioni politiche dell’associazione, che ha sempre dimostrato di avere la barra dritta verso la coerenza, anche perché, come in questo caso, il consigliere D’ALO’ e altri esponenti del movimento, insieme ai genitori, hanno raccolto le firme per chiedere, tra le altre cose “anche la riduzione degli aumenti dei buoni pasto”.

Ognuno fa il proprio e ognuno alla fine risponde alla propria di coscienza. Noi non aspettiamo certo il direttivo di SEL per subire lezioncine sul come fare politica, tanto più che lo stesso dovrebbe preoccuparsi semmai del fatto che solo uno dei due consiglieri di SEL è sempre presente, l’altro invece, spesso e volentieri, invia deleghe da Roma.
Ma al di là di questo piccolo incidente, che purtroppo agevola solo la maggioranza, a noi interessa unicamente il giudizio dei cittadini.

Mimmo Linoci