GAL Colline Joniche: è l’ennesima delusione? 1


Il giorno 6 settembre 2011 si è svolto a Grottaglie, presso il castello Episcopio, un tavolo verde sull’agricoltura organizzato dal GAL Colline Joniche, presieduto da Lucia Cavallo in veste organizzativa e dalla Direttrice Marisa Miccoli.
Questo tavolo aveva come obbiettivo il confronto con gli operatori del settore, cioè gli agricoltori, affinché si potessero rilevare idee, progetti, suggerimenti, ma la partecipazione è risultata deludente.
Ciò che più ha colpito è stata l’analisi fatta dalla Dott.sa Marisa Miccoli, una presa di coscienza sulla scarsa partecipazione ai bandi, alcuni dei quali sono andati deserti anche a causa della mancanza sul territorio, a loro dire, di figure imprenditoriali che possano sviluppare le attività finanziate dal GAL. Insomma hanno rappresentato un tessuto socio-economico dove tali iniziative difficilmente attecchiscono.

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Da qui la richiesta all’esigua platea di formulare idee, proposte ed iniziative al fine di utilizzare tali risorse. Appare evidente che questo metodo di relazionarsi, contrariamente a quanto accaduto, avrebbe dovuto caratterizzare tutto l’iter formativo è costitutivo del GAL Collinie Joniche, a cominciare dalla stesura del DST (documento strategico territoriale). Ciò avrebbe permesso di sviluppare insieme un programmazione di sviluppo rurale, e dato voce (non calando le scelte dall’alto) a tutte quelle figure territoriali agricole e non. Un metodo partecipativo avrebbe permesso di capire le reali necessità, difficoltà del territorio di ricevere proposte, insomma attuare quella che è l’iniziativa comunitaria Leader basato sul cosiddetto approccio “button up” dal basso verso l’alto.
Questo per giungere alla stesura di PSL (piano di sviluppo locale) più vicino e consono al nostro territorio, ed idoneo allo sviluppo delle zona rurali ed a stimolare il mantenimento e la creazione di nuove attività ed a valorizzare le risorse ambientali e culturali locali e migliorare la qualità della vita.
Il Sud in movimento già prima che il GAL Colline Joniche si formasse aveva lamentato la mancanza di comunicazione e di confronto con il territorio, e nell’evento organizzato il 28 novembre 2009, proprio per stimolare e portare a conoscenza di tali iniziative, l’Amministrazione e chi di competenza era assente, al contrario degli agricoltori che erano presenti numerosi.

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Non può a questo punto tacersi che successivamente con lettera del 04/10/2010 intestata al Presidente del GAL Colline Joniche Sig. Antonio Prota chiedeva un’incontro-confronto sulle iniziative del GAL, invito rimasto inascoltato.
Siamo dunque dinanzi ad una cattiva interpretazione di quello che è lo spirito che dovrebbe animare il GAL, fatto agevolmente riscontrato durante la festa dell’Uva da Tavola a Grottaglie. Infatti a fronte di settemila euro investiti dal GAL, ben poco era il materiale ed il personale impiegato per promuovere le attività del ricco organismo. In ultimo a ad ulteriore conferma va evidenziato l’assenza di una rappresentanza al Padiglione 129 Fiera del Levante – AGRIMED – ove IL GAL Colline Joniche era presente solo con qualche depliant informativo.

 

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Andrea Cometa

Capogruppo di Sud in Movimento.
Consulente informatico ERP, esperto in software libero. Brigante moderno «Cosa scelgo io tra il dover andare via e il voler restare?
Non ho alcun dubbio. Io resto qui al Sud, e non perché so-
no un perdente o un rassegnato, ma perché restare è mol-
to più difficile che andarsene. Io resterò qui»

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