È l’ora di scendere in piazza…

A seguito della richiesta da parte dei consiglieri di opposizione, il prossimo giovedì 7 giugno, si terrà un consiglio comunale monotematico a tutela dell’ospedale San Marco.

Il consiglio si terrà in piazza Principe di Piemonte contro la lenta e silenziosa chiusura dell’ospedale San Marco. Tale incontro, al quale è stato anche invitato il Presidente della Regione Nichi Vendola, permetterà di fare luce sulla reale situazione del nostro ospedale per tanto tempo taciuta e strumentalizzata e si spera possa dar il via alla mobilitazione di tutta la cittadinanza in favore di un riordino in positivo del nostro nosocomio.

Sud in movimento, che si è da sempre battuto per una giusta e trasparente gestione del territorio in termini anche di servizi e di diritti del cittadino, sottolinea l’importanza di questo evento, ribadendo l’invito a tutta la cittadinanza a una partecipazione consapevole e informata.

Inoltre per sabato 9 giugno, sempre in piazza Principe di Piemonte, è stata indetta una manifestazione alla quale sono invitati tutti i soggetti istituzionali ed i cittadini. Sud in Movimento parteciperà e sosterrà la manifestazione che ha l’obiettivo di far annullare le scelte poco felici fatte sulla pelle e sulla salute, dei cittadini Grottagliesi.

Ancora una volta il Sud in Movimento invita tutti a partecipare sia al consiglio comunale che alla manifestazione, che si svolgerà senza bandiere o colori politici.

Noi ci saremo!

 

Andrea Cometa

Capogruppo di Sud in Movimento.
Consulente informatico ERP, esperto in software libero. Brigante moderno «Cosa scelgo io tra il dover andare via e il voler restare?
Non ho alcun dubbio. Io resto qui al Sud, e non perché so-
no un perdente o un rassegnato, ma perché restare è mol-
to più difficile che andarsene. Io resterò qui»

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Informazioni su Andrea Cometa

Capogruppo di Sud in Movimento. Consulente informatico ERP, esperto in software libero. Brigante moderno «Cosa scelgo io tra il dover andare via e il voler restare? Non ho alcun dubbio. Io resto qui al Sud, e non perché so- no un perdente o un rassegnato, ma perché restare è mol- to più difficile che andarsene. Io resterò qui»
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