Questo governo non ci rappresenta

Non è bastato togliere la parola “Nord” dal simbolo della Lega, perché sappiamo chi sono il neo ministro Matteo Salvini e il suo partito, assieme alle ideologie e alle forze politiche a cui sono legati.

Lo stesso che ai tavoli europei è risultato improduttivo secondo i dati, oggi si mostra come il “risolutore” dopo l’invasione degli immigrati, quando poi secondo le ricerche dell’UNHCR l’Italia è solo all’undicesimo posto con 2,4 rifugiati ogni mille abitanti dopo Svezia, Malta ed altri paesi. Ma comunque bisognava vincere questa campagna elettorale, non ancora terminata, perché le amministrative contano, sia chiaro!

E il M5S che per non perdere la parte di elettorato di sinistra è sempre stato ambiguo sul tema dell’immigrazione, ma poi di fatto ha palesato la sua natura, stringendo un accordo di governo con la Lega senza prendere le distanze dalla linea dura intrapresa da Salvini.

Una linea che tra “sbarchi zero” e “è finita la pacchia, preparatevi a fare le valigie”, è tecnicamente impossibile in virtù di trattati nazionali ed internazionali esistenti e tra l’altro non sarebbe economicamente sostenibile, anzi risulterebbe alquanto dispendiosa.

Stiamo assistendo all’attacco dei principi che rendono una comunità libera e su cui si misura la sua ricchezza. Stiamo parlando di ciò che rappresenta la base di ciascun individuo e che passa attraverso i principi di accoglienza, solidarietà e di una cultura antirazzista che può sembrare anacronistica, ma non lo è affatto.

Un Governo del tutto vigliacco e senza coraggio, perché è incapace di trovare soluzioni che nel 2018 rispettino gli esseri umani tutti e senza distinzione di colore.

Perché le migrazioni sono e sempre saranno nella natura dell’uomo, perché non si può impedire a chi è bombardato, a chi hanno ucciso un fratello o violentato una moglie di cercare una vita migliore in qualunque parte di questo lembo di terra.

Fino a qualche anno fa erano i meridionali al centro della vita politica della Lega, oggi col supporto del M5S lo sono gli immigrati. Eppure il passato non è poi così lontano, poiché Zaia, governatore del Veneto ha parlato di “giornata storica” dopo l’incontro con la ministra del Mezzogiorno (targata M5S), così 35 miliardi di residuo fiscale verranno sottratti dalle casse del Sud e destinati alla Lombardia e al Veneto.

Il Sud in Movimento si contrappone e si contrapporrà a qualunque forma di politica estremista, razzista, che fomenta odio e genera confusione, rimarcando l’importanza dell’accoglienza e della solidarietà sotto le diverse forme, due elementi invalicabili che danno valore aggiunto a ciascun individuo e all’intera comunità. Siamo per la condivisione e per l’inclusione sociale, lo siamo sempre stati e sempre lo saremo

Chiara Intermite

Segreteria Sud in Movimento

Andrea Cometa

Capogruppo di Sud in Movimento.
Consulente informatico ERP, esperto in software libero. Brigante moderno «Cosa scelgo io tra il dover andare via e il voler restare?
Non ho alcun dubbio. Io resto qui al Sud, e non perché so-
no un perdente o un rassegnato, ma perché restare è mol-
to più difficile che andarsene. Io resterò qui»

Facebook Twitter LinkedIn