DISCARICA: AL PRESIDENTE DELLA SECONDA COMMISSIONE CONSIGLIARE

AL PRESIDENTE DELLA SECONDA COMMISSIONE CONSIGLIARE

AI COLLEGHI CONSIGLIERI

AL SINDACO

AL RESPONSABILE UFF. URBANISTICO

AL RESPONSABILE SUE

AL SEGRETARIO GENERALE

SEDUTA DEL 16.05.2014

ODG: Ampliamento Cava di tufo calcarenitico e di calcare site in località “AMICI” presentata dalla società Ecolevante .

Io sottoscritto Avv. Ciro D’ALO’, in qualità di Consigliere Comunale per Sud in Movimento al Comune di Grottaglie,a seguito della precedente commissione, tenutasi in data 08.05.2014, evidenzio quanto segue:

PRELIMINARMENTE

Ringrazio il Presidente Campanella per averci notificato contestualmente all’avviso di convocazione, come è suo compito del resto, un documento che non ci era stato consegnato in precedenza. Mi riferisco alla relazione del 06.02.2014 prot. 2967 a firma del sindaco e del responsabile del SUE Geometra D’ERRICO che, come emerge dal verbale 3/12 che la contiene, ci fu solo letta.

Pur comprendendo le ragioni che hanno spinto il Presiedente a compiere questo gesto – evidentemente finalizzato e provare che eravamo tutti a conoscenza del contenuto dell’ordinanza 54/11 – non eccepirò alcun uso strumentale dei suoi poteri, essendo l’occasione troppo ghiotta per lasciarla scivolare nella bagarre.

Come è ben noto, in Italia, le parole hanno un significato preciso e difficilmente una parola può assumerne uno diverso da quello indicato nel vocabolario, pertanto, mi accingerò a descrivere di seguito il significato della parola:

consegnare”: atto di consegnare qualcosa a qualcuno con una certa formalità

Questa precisazione mi è utile per riaffermare quanto detto nella precedente commissione dell’08.05.204, allorquando ho contestato la mancata consegna, in tempo utile ai consiglieri della commissione, della citata ordinanza.

Cari colleghi, qualcuno oggi può dire il contrario?

Ho appreso che il Consigliere Mauro Liuzzi ha affermato, in buona fede, che egli stesso ha depositato l’ordinanza agli atti della Commissione del 31.03.2014, sulla sua buona fede non ho motivo di dubitare, certamente però la sua affermazione è del tutto poco obiettiva.

Le ragioni di questa mia affermazione risiedono nel fatto che, come emerge dal verbale del 31.03 u.s. (all.1), quella ordinanza fu depositata agli atti e mai consegnata ai consiglieri presenti. La mancanza di obiettività dell’affermazione suddetta, sta nel fatto che il Consigliere Liuzzi ed il Sindaco, per quanto affermato nelle diverse sedi, non si sono accorti che quel deposito è avvenuto dopo la chiusura della discussione di quella commissione, il cui punto all’ordine del giorno però era un altro; come attestato dallo stesso avviso di convocazione “ D.lgs. n°152/2006 e ss.mmi.li esecuzione delle sentenza del Tar Puglia n°1302/12- Procedimento di riesame della Determinazione del Dirigente dell’ufficio Tutela ………(all.2)

Sul punto mi pare doveroso precisare che, successivamente alla conclusione di quella commissione(in quanto concluso esaurito l’ordine del giorno previsto), ci siamo trattenuti ( non tutti) perché, in sede del sopralluogo effettuato in data 28.03. u.s., avevamo stabilito che informalmente avremmo discusso su quanto “si è potuto constatare in occasione del sopralluogo effettuato presso la cava” .

In quella circostanza abbiamo concordato di approfondire la situazione della zona interessata, come affermato dallo stesso architetto Cavallo dirigente dell’ufficio urbanistico. Subito dopo, il consigliere Liuzzi, ha preso la parola, dichiarando di presentare l’ordinanza n°54/2011 “ di demolizione di opera abusive riguardanti le opere abusive”. (all.3).

Quanto affermato pocanzi, lo conferma l’avviso di convocazione dell’8.05.2014 nel quale è riportato il seguente ordine del giorno “ Ampliamento cava di tufo…………..aspetti consequenziali al sopralluogo del 28.03.2014” (all.4) dunque quella produzione documentale del 31.03, come detto, era del tutto informale .

Ne consegue quindi che, anche a voler cercare il documento prodotto dal Consigliere Liuzzi, nella carte della commissione “ sulle cave”, non l’avremmo trovato; Dunque spettava al Presidente il compito di consegnarlo, non solo a presenti informalmente rimasti dopo la chiusura di quell’ordine del giorno, ma anche ai consiglieri assenti o andati via prima, cosa che non è avvenuta.

Ma la maggiore anomalia l’ho riscontrata la mattina della conferenza stampa del sindaco, allorché il segretario del partito democratico mi ha consegnato la cartelletta con tutti i documenti che il sindaco, poco prima, aveva consegnato ai giornalisti.

Ebbene, in detta cartella, era contenuto, tra gli altri, un sottofascicolo con il nome “ampliamento cava” al cui interno vi era il verbale del 31.03., al quale, però, era stata aggiunta, sotto all’ordine del giorno effettivo, la scritta con pennarello nero“ ampliamento cava”. (all.5)

A voi tutti quindi lascio le dovute conclusioni e valutazioni.

MANCATA ESECUZIONE DELL’ORDINANZA 54/11

Ma ritornando al Presidente della commissione, ribadisco che mi pare doveroso “ringraziarlo” perché mi permette di evidenziare la differenza che passa, per me, ma credo per tutti gli italiani, tra:

  • riportare lo stralcio di una ordinanza in un altro documento ( con ciò si avrebbe una conoscenza parziale del contenuto del documento citato)

e

  • consegnare il documento (con ciò si avrebbe la conoscenza completa della stesso).

Nel caso dell’ordinanza in questione, noi attraverso il documento con prot. 2987/12 abbiamo avuto una conoscenza parziale dell’ordinanza, essendo fondamentale in una ordinanza, non solo il dispositivo o parte di esso, ma anche i termini dell’adempimento, le eventuali sanzioni o prescrizioni(non potevamo sapere entro quanto tempo dovevano adempiere all’ordinanza).

Su questo punto, proprio la sua produzione rende necessaria questa mia relazione, che tende ad evidenziare una certa superficialità con cui il sindaco e la maggioranza tutta, si sta occupando della vicenda.

Vi sottolineo che;

  • l’ordinanza 54 risale al 2011 (nostro protocollo del 25.03.2011) ed è firmata anche dal sindaco, che quindi sapeva della sua esistenza;
  • nel febbraio 2012 hanno redatto e prodotto alla Regione Puglia il documento 2987 ;
  • in detto documento, viene riportato, oltre allo stralcio del contenuto dell’ordinanza, la considerazione conclusiva che segue: “ in relazione alla situazione sopra descritta l’ufficio dello sportello unico per l’edilizia ha avviato i necessari approfondimenti preordinati all’accertamento della avvenuta ottemperanza alla summenzionata ordinanza n°54/2011 e pertanto gli adempimenti richiesti con succitata nota dello sportello unico regionale delle attività estrattive saranno eseguiti al termine dell’attività di verifica in itinere e previo esame della documentazione integrativa richiesta”.

A questo punto si capisce chiaramente che il sindaco, pur essendo a conoscenza dell’ordinanza 54/11, non si è mai curato di verificare che la stessa fosse eseguita o che fossero stati eseguiti gli obblighi ad essa connessi.

Queste considerazioni le deduco dal verbale dell’ultima commissione dell’08.05.2014, allorché il sindaco avendo appreso dal Comandante e dal documento dallo stesso consegnatoci, della mancata esecuzione della stessa, gli ha chiesto di agire.

A questo punto, non v’è chi non veda la gravità di questi fatti e la necessità di capire come mai il Sindaco non si è curato, in ben due anni, di verificare che l’ordinanza – che fa parte di un documento a sua firma – fosse stata eseguita ????

APPROVAZIONE DELLE LINEE GUIDA SUL RECUPERO DELLE CAVE

A questo punto mi pare doveroso etichettare come “illuminate” la seduta della commissione dell’ 08.05.2104, nel corso della quale è emersa – per definirla con un eufemismo- la scarsa attenzione che il sindaco e la maggioranza stanno ponendo ad un tema così importante.

Durante la discussione, infatti, ci è stata consegnata a mani, una proposta di deliberazione redatta dall’ufficio urbanistica, avente il seguente oggetto “ Linee Guida per il recupero e la valorizzazione delle cave dismesse nel paesaggio comunale. Approvazione.”

Tale documento, veniva richiesto perché conseguenza di un preciso indirizzo politico della commissione, ossia quello di evitare di trasformare le cave in discariche ma di trasformarle, invece, come le cave di Fantiano, in strutture turistiche, ludiche ecc.ecc., insomma in una risorsa da valorizzare sotto il profilo paesaggistico, naturalistico e non solo.

Nonostante tale chiaro indirizzo, già in una commissione di marzo, ci veniva consegnata una bozza preliminare, che in realtà con sommo stupore, già allora, contrariamente a quanto richiesto, conteneva come soluzione al recupero della cave, proprio la possibilità di trasformarle in discariche controllate.

In quella prima occasione, fu subito evidenziato che tale tesi non era conforme all’indirizzo della commissione, per tale ragione, il tecnico Arch. Cavallo (responsabile dell’ufficio urbanistica), affermando di essersi sbagliato, si era ripromesso di apportare le opportune correzioni.

Purtroppo però così non è stato, infatti, trasformando quella bozza in una proposta di atto deliberativo, ha cancellato solo la predetta dicitura dall’ultima pagina, lasciandola invece intatta a pagina 16 e 21 dell’atto.

A questo punto c’è da chiedersi, come mai anche in questo caso, il sindaco non si è curato di accertarsi, preventivamente, del contenuto del predetto atto, come mai, proprio per l’importanza del tema, non ha letto prima ciò che il tecnico ha scritto e verificato l’eliminazione degli errori ???

Siamo o non siamo in presenza di una responsabilità politica del sindaco ??? anche su questo, lascio a voi le conclusioni.

 

AUTORIZZAZIONE PROROGA DELLA CAVA

Rispetto a questo punto, vorrei rappresentare che la Regione Puglia, con atto dirigenziale n°00058 del 04.04.2014, ha concesso la proroga alla coltivazione della cava, richiesta dalla Ecolevante in località Amici sulla particella n°61 del fg.83 ditta Ecolevante.

Cari colleghi, come mai noi non sapevamo nulla di questo documento ???

Non fu proprio il sindaco a dirci di stare tranquilli perché eravamo nei termini??

Ormai da qualche mese stiamo dibattendo sul tema e siamo addirittura andati a fare un sopralluogo per provare e dimostrare che quella cava era inattiva?? ma a questo punto a quale fine, se hanno concesso la proroga alla coltivazione ??

Chi si prende la responsabilità di quanto accaduto ?

Caro Sindaco e Caro Presidente, evidentemente la responsabilità politica di quanto accaduto è Vostra, a questo punto a che ci serve dimostrare che quella cava è inattiva, se con la proroga possono iniziare domattina?

Mi pare doveroso suggerivi di impugnare la predetta determina al fine di evitare il peggio e di vanificare il lavoro, l’impegno e l’attenzione che, noi almeno, abbiamo impiegato.

CONCLUSIONI

Caro Sindaco e caro Presidente, da lungo tempo vi sento ripetere che la maggioranza è contraria all’ampliamento, tuttavia, le ultime evidenze dimostrano il contrario, mi pare doveroso dire che ciò che porta una amministrazione a dimostrare la propria volontà rispetto ad un tema o problema, non sono le parole ma gli atti.

Sarebbe più facile per me insinuare che tre indizi fanno una prova, non lo ritengo opportuno, in quanto, per quanto evidenziato sinora, mi basta rilevare che le vostre, sono solo parole !!

CHIEDO

Di inoltrare formale richiesta al Dirigente Regionale che ha emesso il provvedimento, per l’Annullamento in autotutela della impugnata determina dirigenziale e di dichiarare cessata l’attività di cava ai sensi dell’art. 3 PRAE e ordinare la messa in sicurezza del sito e il ripristino ambientale.

Al Sindaco di impugnare, con urgenza, la determina n° n°00058 del 04.04.2014 del registro delle Determinazioni della Regione Puglia

Grottaglie li 16.05.2014

Avv. Ciro D’ALÒ