C.S. – Amministrazione Alabrese: una crisi annunciata!!!

Grandi manovre in vista. Appare oggettivo che la maggioranza in Consiglio Comunale è, se non in crisi, in grandi difficoltà. Al di là delle “voci di corridoio” ciò si è dimostrato palese durante l’ultimo Consiglio Comunale. Questo, convocato per le ore 17.00, è stato rinviato di un’ora per mancanza del numero legale. All’appello mancava una buona fetta della maggioranza e, constatato ciò, l’opposizione ha deciso di rendere lampanti le difficoltà uscendo dall’aula. Incidente di percorso si penserà, ma a dire il vero le grane non sono finite qui.

Infatti a consiglio regolarmente stabilito c’è stato un vivace scambio di battute tra il presidente Manigrasso e il consigliere Belsorriso (ex UDC, ex gruppo misto ora Italia dei valori!?) al quale gli è stata negata la possibilità di leggere un documento relativo ai rapporti con la maggioranza. Cosa stia succedendo tra le fila di Grottaglie Oltre non è dato sapere, si sa solo che i cambiamenti fanno un pò paura specie se si profila all’orizzonte un rimpasto con successivo avvicendamento di ambite poltrone.

Questo “disagio” che si ha all’interno della maggioranza sta provocando nella città un immobilismo senza precedenti che è sotto gli occhi dei cittadini. La macchina amministrativa è ferma per un’oggettiva impreparazione di questa giunta fatta su misura delle pretese dei partiti. Una coalizione messa su per vincere e non per governare e ciò a neanche due anni dalle elezioni si è reso lampante. Insomma una crisi annunciata alla quale si vuol mettere la parola fine con un bel rimpasto.

Ma al di la delle beghe di partito, la questione da porre è semplice. Il PD, che è partito di maggioranza relativa, vuole rinnovare la “tappezzeria” prendendo in considerazione anche la merce del vicino? Se ciò avvenisse sarebbe l’ennesima prova che a Grottaglie non si è mai avuta quella rottura con il passato tanto decantata nella passata campagna elettorale. Grottaglie non è andata affatto oltre, anzi, atteggiamenti di simil fattura dimostrano uno scollamento ormai irreparabile tra la politica delle poltrone e quella dei fatti tanto decantati e mai praticati.

Quanti hanno dato sostegno al Sud In Movimento possono stare certi che, tanto il rappresentante in consiglio, Avv. D’Alò, quanto l’associazione tutta, non hanno la benché minima intenzione di stare al classico gioco delle mercanzie tanto di poltrone quanto di “tappezzeria”. Il Sud in Movimento non scende a compromessi, non rinnega la propria storia segnata da battaglie portate avanti proprio in nome di un rinnovamento politico tanto avverso alla attuale classe dirigente. Come Socrate bevve la cicuta pur di non abiurare alle proprie idee , così il Sud In Movimento dice no ad un eventuale avvicinamento da parte di talune forze politiche che operano per i propri equilibri politici e non certo, come direbbe qualcuno “nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori”.

Mimmo Linoci